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portada Lorenzo Da Ponte (1749-1838): Una vita fra Musica e Letteratura (en Italiano)
Formato
Libro Físico
Idioma
Italiano
N° páginas
728
Encuadernación
Tapa Blanda
Dimensiones
22.9 x 15.2 x 4.1 cm
Peso
1.05 kg.
ISBN13
9788870503494

Lorenzo Da Ponte (1749-1838): Una vita fra Musica e Letteratura (en Italiano)

Lorenzo Della Cha (Autor) · Edizioni Il Polifilo · Tapa Blanda

Lorenzo Da Ponte (1749-1838): Una vita fra Musica e Letteratura (en Italiano) - Della Cha, Lorenzo

Libro Nuevo

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  • Estado: Nuevo
Origen: Estados Unidos (Costos de importación incluídos en el precio)
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Reseña del libro "Lorenzo Da Ponte (1749-1838): Una vita fra Musica e Letteratura (en Italiano)"

La lunga vita di Lorenzo Da Ponte, poeta, librettista, libraio, editore e appassionato polemista, ha attraversato in modo personalissimo la storia letteraria e musicale d'Europa e d'America. Nato a Cèneda (nel territorio della Repubblica di Venezia) col nome di Emanuele Conegliano, a quattordici anni fu convertito al cattolicesimo, assumendo il nome del vescovo che lo aveva battezzato. Poco più che ventenne incominciò la carriera d'insegnante di lettere latine e retorica, ma nel 1776, per aver composto alcune poesie ispirate dal pensiero rousseauiano fu licenziato dal seminario di Treviso e gli fu anche interdetto l'insegnamento in tutte le scuole dello Stato Veneto. Tre anni dopo, a Venezia, fu bandito dal territorio della Serenissima per quindici anni, a causa di suoi comportamenti ritenuti immorali e scandalosi. Si rifugiò a Gorizia, abbandonata alla fine del 1781 dopo che una sua poesia aveva scatenato una furibonda contesa. Approdò quindi nella scintillante e favolosa Vienna, dove si muovevano - fra rivalità sottilmente feroci e alleanze effimere, capricci di prime donne, intrighi di Corte e di palcoscenico - musicisti come Martín y Soler, Mozart, Paisiello, Salieri, perennemente alla ricerca di commissioni e di successi. Grazie alla illuminata regia dell'imperatore Giuseppe II, la vita culturale ebbe un notevolissimo impulso e la musica, in particolare, raggiunse vertici assoluti in una serie di capolavori, fra cui le famose opere di Mozart su libretti di Da Ponte (Le nozze di Figaro, Don Giovanni, Così fan tutte). Dopo aver messo in subbuglio la vita teatrale con la strenua difesa della famosa cantante Ferrarese, sua amante, nel 1791 fu costretto dal nuovo imperatore Leopoldo II a lasciare la città. Prima di trasferirsi a Londra, Da Ponte sposò una giovane e valente ragazza inglese di origine tedesca, Nancy Grahl, con la quale percorse un felice cammino, interrottosi solo con la morte di lei (1831). Nella capitale inglese, per circa un decennio Da Ponte fu impegnato in grandi iniziative culturali; nel più importante teatro della città, il King's Theatre, ebbe modo di affermarsi soprattutto con libretti dedicati all'opera seria, un genere nel quale non si era mai cimentato. I risultati furono giudicati eccellenti anche dalla stampa locale. Divenuto uno dei librai più importanti, un editore di successo, un valido tipografo, fu purtroppo coinvolto anche nella disastrosa gestione del teatro. L'incompetenza e disonestà dell'impresario lo portarono in poco tempo al fallimento: stanco, sfiduciato e perseguitato dai creditori e dai fallimenti delle imprese cui ingenuamente aveva partecipato, nel 1805, a cinquantasei anni, trovò come unica possibilità di salvezza la fuga in America. Tuttavia, anche nel Nuovo Mondo le avversità non cessarono di perseguitarlo: nel 1818 abbandonò il piccolo villaggio di Sunbury (Pennsylvania), perché fallito come commerciante; nel 1819 non trovando amici influenti a Filadelfia si trasferì a New York. Qui trascorse gli ultimi diciannove anni della sua vita, ritornando alle amate lettere, ai libri e all'insegnamento, diventando il primo professore d'italiano della Columbia University. Ma i suoi contatti con la musica non cessarono, anzi, nonostante l'età (ottantaquattro anni) e una nazione affatto impreparata e quasi ostile all'opera lirica europea, riuscì non solo a far approdare a New York una vera e propria compagnia italiana di canto, ma addirittura a far costruire per essa un bellissimo teatro, degno dei migliori del Vecchio Continente. L'impresa non ebbe la fortuna da lui sperata, inducendolo a pensare seriamente, in un momento di scoramento, a un estremo ritorno nel proprio paese; ma questa è solo una delle tante storie, incredibile ma vera, che si incontrano in questo documentatissimo libro.

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El libro está escrito en Italiano.
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